Aspetti finanziari

Gli aspetti finanziari giocano un ruolo importante nella cessione di un’azienda agricola al di fuori della famiglia. Per chi cede un’azienda gli effetti sulle imposte e sull’AVS sono rilevanti. Inoltre, dovrebbero essere presi in considerazione i diritti e le aspettative degli eredi.

Da parte di chi è alla ricerca di un’azienda agricola, è importante conoscere le possibilità di finanziamento, oltre che le proprie risorse finanziarie. Consigliamo a entrambe le parti di richiedere una consulenza professionale.

Per chi cede un’azienda
Per chi cerca un’azienda

È molto importante affrontare per tempo gli aspetti finanziari della cessione dell’azienda agricola. Vi consigliamo inoltre di far capo a una consulenza.

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Chiarire la situazione iniziale

La prima cosa da fare è raccogliere e ordinare i fatti esistenti. Ciò include punti quali:

  • età di chi cede
  • condizioni di proprietà dell’immobile e dell’inventario
  • convenzioni matrimoniali e successorie
  • contratto di acquisizione dell’immobile a suo tempo, data dell’acquisizione
  • estratti del registro fondiario con descrizione dei terreni, delle superfici, dei diritti e dei gravami
  • contabilità e dichiarazioni dei redditi degli ultimi tre anni
  • previsioni di rendita AVS e certificati/riserve di previdenza
  • dati come valori contabili, ammortamenti accumulati, valore d’investimento, debiti

Valutazione

Come base per le valutazioni e per le discussioni, è consigliabile far stimare il valore di reddito e di mercato / dell’affitto da esperti indipendenti. Inoltre, i valori dell’inventario vanno elencati in via provvisoria: nel caso del bestiame e delle scorte, la prima fase può basarsi sui valori contabili attualmente esistenti più un supplemento per il valore di mercato.

Nel caso di macchinari e attrezzature, è consigliabile elencarli in modo ordinato e fissare un valore di mercato adeguato. I valori risultanti costituiscono la base per i passi successivi.

Previdenza per la vecchiaia

La previdenza per la vecchiaia viene valutata in base all’avere previdenziale (AVS, 2° e 3° pilastro), al risparmio e alle entrate derivanti dalla vendita dell’inventario e dell’azienda agricola, confrontando il fabbisogno dopo la cessione con i redditi. Se ciò si traduce in un consumo annuale del patrimonio, si pone la questione se le disponibilità liquide esistenti più l’afflusso di capitale derivante dalla cessione dell’azienda agricola siano sufficienti per coprire il futuro costo della vita.

Particolare attenzione deve essere prestata alla situazione abitativa (locazione o acquisto di una proprietà abitativa), al suo finanziamento e ai successivi costi. Da ciò risulta il margine di manovra per la redazione delle disposizioni contrattuali e per il prezzo di vendita.

Offerta al successore desiderato

Quando chi cede l’azienda conosce il suo margine di manovra finanziario e i suoi futuri piani, l’inventario e l’immobile possono essere offerti a potenziali successori. Per alcune cessioni, un prestito da parte di chi cede l’azienda a chi la rileva può portare a una situazione vantaggiosa per entrambe le parti.

Effetti sulle imposte e sull’AVS

Di norma, la vendita dell’immobile e dell’inventario a terzi comporta un utile imponibile e soggetto all’AVS. Nel caso delle proprietà agricole, esiste un sistema a due livelli:

Dalla differenza tra il valore contabile e il valore d’investimento (= ammontare degli ammortamenti cumulati) risulta un utile di liquidazione soggetto all’imposta sul reddito. Sull’inventario, l’utile di liquidazione è la differenza tra il valore contabile e i proventi della vendita.

Circa il 10,5% dell’utile di liquidazione deve essere versato sotto forma di contributi AVS e l’utile netto di liquidazione è imponibile. È importante notare che, in base alla riforma AVS 21, dal 1° gennaio 2014 i contributi AVS possono avere effetto anche sulle pensioni successive all’età di riferimento (fino al compimento del 70° anno).

Se l’attività come indipendente viene definitivamente abbandonata dopo il compimento dei 55 anni, è possibile tassare l’utile di liquidazione all’aliquota di rendita – separatamente dal reddito annuo – con un’aliquota fiscale agevolata.

Inoltre, l’utile di liquidazione può essere compensato mediante riscatti di previdenza.

Nel caso dell’immobile, la differenza tra il valore d’investimento e il ricavato della vendita si traduce in un utile immobiliare, che viene tassato tramite l’imposta sugli utili della sostanza immobiliare.

In caso di cessione in affitto, la tassazione degli utili di liquidazione sull’immobile può essere differita mantenendo l’immobile come bene aziendale. Attenzione: a seconda del Cantone, la questione viene trattata in modo diverso e occorre verificare in dettaglio se ciò è vantaggioso!

In ogni caso, si raccomanda un chiarimento dettagliato e individuale delle conseguenze finanziarie da parte di un consulente.

Oltre agli aspetti sociali, nella cessione di aziende agricole fuori dalla famiglia svolgono un ruolo importante anche gli aspetti finanziari e giuridici.

È importante conoscere il quadro giuridico, le possibilità di finanziamento e le proprie risorse finanziarie. Per l’acquisto di un’azienda agricola, di solito è indispensabile una consulenza professionale.

Assistenza

Esempi di finanziamento
Elenco fondazioni e associazioni

Concetto aziendale

Per la ripresa di un’azienda agricola fuori dalla famiglia, di norma è necessario elaborare un concetto aziendale comprensivo di finanziamento. Il concetto aziendale descrive quali rami di attività saranno presenti/sviluppati nell’azienda agricola. Sulla base del concetto e del finanziamento previsto, è possibile preparare un preventivo aziendale. Di norma, questo deve essere sottoposto a tutti i finanziatori.

Per l’elaborazione di un preventivo aziendale possono fornire assistenza i centri cantonali di consulenza delle scuole agricole, consulenti privati o fiduciarie.

Maggiori informazioni sono disponibili qui.

Finanziamento dell’acquisto di un’azienda agricola fuori dalla famiglia

Finanziare l’acquisto di un’azienda agricola al di fuori della famiglia, e quindi al di sopra del valore di reddito, è una grande sfida. Per finanziare le riprese di aziende agricole, le ipoteche sono importanti. Sono garantite da un diritto di pegno (terreni, fabbricati) e sono soggette a un limite di aggravio pari al 135% del valore di reddito, in conformità con la Legge sul diritto fondiario rurale. In caso di accertata sostenibilità, i Cantoni possono autorizzare il superamento del limite di aggravio.

Tuttavia, tra il limite di aggravio e il prezzo di vendita c’è di solito un grande divario da finanziare. I mezzi possibili per farlo sono: capitale proprio, anticipi di eredità, prestiti (possibilmente senza interessi) della Confederazione, di fondazioni, associazioni o amici e conoscenti, garanzie e, più recentemente, crowdfunding / crowdlending (prestito collettivo).

Ulteriori informazioni sono disponibili di seguito, la base giuridica è disponibile qui.

Crediti d’investimento

Nell’ambito dei miglioramenti strutturali, la Confederazione mette a disposizione dei Cantoni fondi per crediti d’investimento. Sono previsti aiuti per edifici e impianti di ingegneria civile e per l’edilizia, per misure nei settori della trasformazione, del magazzinaggio, della commercializzazione, della diversificazione e dell’ambiente, come pure per misure volte a promuovere l’acquisizione di aziende e terreni agricoli.

Esistono tre tipi di sostegni finanziari:

– contributi a fondo perso
– crediti d’investimento senza interessi
– prestiti per la conduzione aziendale senza interessi

Un possibile sostegno finanziario è l’aiuto iniziale (vedi sotto). Esistono tuttavia anche crediti d’investimento per gli affittuari, a cui viene data la possibilità di acquistare un’azienda affittata per almeno un anno.

La sostenibilità degli investimenti deve essere dimostrata e la quota di autofinanziamento deve essere almeno del 15%. I crediti d’investimento devono essere rimborsati entro e non oltre 20 anni dal pagamento finale. Le aziende devono disporre di almeno 1 USM (eccezione: 0,6 USM nelle regioni di montagna e collinari dove la densità di popolazione è a rischio).

La base legale è disponibile qui.

Aiuto iniziale, il prestito senza interessi della Confederazione

Se chi rileva un’azienda agricola dispone di una formazione agricola (AFC o superiore), prima del compimento dei 35 anni può richiedere un prestito senza interessi, il cosiddetto aiuto iniziale. Il prerequisito è che l’azienda abbia almeno 1,0 USM (unità standard di manodopera). Nelle zone di montagna III e IV e nelle regioni di montagna e collinari in cui la densità d’insediamento è a rischio, è sufficiente una dimensione dell’azienda di 0,6 USM.

L’ammontare del prestito dipende dal numero di USM. Il prestito deve essere rimborsato entro un termine definito dal Cantone (max. 14 anni). I moduli di richiesta sono disponibili sui siti web degli uffici cantonali della Sezione agricoltura.

L’importo dell’aiuto iniziale varia a seconda dall’azienda agricola. Nel caso di società di persone e persone giuridiche, l’aiuto iniziale può essere ripartito tra le persone fisiche aventi diritto a questo tipo di aiuto.

Dimensioni dell’azienda e forfait in CHF

Fondazioni e associazioni

Diverse fondazioni e associazioni sostengono con prestiti senza interessi o contributi a fondo perso (= contributi che non devono essere rimborsati) chi rileva un’azienda agricola. Di norma, in base al loro scopo, queste istituzioni sostengono solo aziende in determinate regioni o in determinate direzioni di produzione.

È importante selezionare fondazioni e associazioni in modo mirato e presentare solo dossier completi.

Maggiori informazioni sono disponibili qui.

Garanzie/fideiussioni

Le fideiussioni sono importanti se il finanziamento non può essere garantito da crediti d’investimento o se le casse cantonali di credito agricolo richiedono garanzie supplementari.

Molti Cantoni dispongono oggi di cooperative cantonali agricole di fideiussione. La Cassa agricola svizzera di fideiussione opera in tutta la Svizzera.

Maggiori informazioni sono disponibili qui.

Piattaforme di crowdfunding / crowdlending

Il lancio di un crowdfunding è un altro modo per raccogliere fondi per un progetto concreto o un servizio specifico. Chi offre denaro viene solitamente ricompensato con regali. A tale scopo, esistono varie piattaforme online. Tuttavia, il crowdfunding può funzionare anche senza Internet, come dimostra il progetto Au Petit Boutavant.

Maggiori informazioni sono disponibili qui.

Oltre al crowdfunding, ci sono anche piattaforme di crowdlending. Il crowdlending si riferisce a prestiti concessi tramite Internet da diversi privati ad altri privati o ad aziende.

L’idoneità di questo tipo di finanziamento (parziale) per la ripresa di un’azienda agricola deve essere valutata singolarmente. In particolare, va esaminato attentamente il calcolo degli interessi.

Ulteriori informazioni

Crowdfunding / Crowdlending